La storia
Le origini esatte dell'albergo non sono note. Si sa che intorno al 1870 gestiva il "Baracun" o "Baraccone" la famiglia di Gian Battista Rapelli. La denominazione "Baracun" era diffusa nelle valli torinesi ( l'Albergo "Pozzetto", ora residence a Sestriere, era "Il Baracun" e un altro famoso "Baracun" si trova a Oulx). Le antiche case, che offrivano "un piatto di minestra" diventarono trattorie, "Baracun" ed in ultimo, alcune, alberghi.
A Battista succede così il figlio Marco (Marchin) che restaura il "Baracun" e lo amplia, costruendo la grande sala da pranzo e la sottostante spaziosa sala da ballo (tra il 1920-30 è la più ampia delle Valli; infatti, soltanto inseguito ci sarà quella del Miravalle a Ceres e quella di Ala di Stura), nella quale si tennero famose serate danzanti. Per raggiungere Pialpetta si partiva in carrozza da Torino. Tra il 1932 e il 1933, cambiò il proprietario. Subentrò nella gestione la famiglia Pesando, rinomati albergatori, e vi rimase fino alla fine degli anni '50. Tra il 1870 e il 1940, l'Albergo del Baraccone ospitò villeggianti illustri, quali Arturo Toscanini, il regista Giovanni Pastrone e pittori, quali il Gastaldi che, nel 1867, affrescò la parte superiore dell'abside della Parrocchia di Santa Maria Maddalena a Groscavallo, lo Spurgassi e il Raffaele, che lasciarono gli affreschi con i quattro Evangelisti. Altri ospiti illustri furono: i pittori Pittara, Teja, Calandra, il tenore parigino Marcu, il senatore del Regno Michele Berretti e l'avvocato Giuseppe Corrà, che con l'esperta giuda alpina Michele Ricchiardi, tra il 1875 e il 1885 effettuò molteplici escursioni. Nel 1958 la proprietà passò ai fratelli Berardo (gli attuali proprietari), che modificarnono la denominazione in "Albergo Pialpetta" ed effettuarono nel tempo restauri ed abbellimenti. |